Un amore non convenzionale, di quelli travolgenti ma che ti inducono anche a osteggiare la realtà dei fatti, che a volte sfianca, sfinisce, però è anche pura bellezza. Un amore che sembra una lotta, ma che spinge a dare il meglio di sé, a pretendere, a non accontentarsi; una relazione che emoziona, coinvolge, attrae. Sogni che si accantonano per combattere il terrorismo, necessità di trovare una pace interiore che aiuti a vivere intensamente ogni giorno senza... più il pericolo che tutto finisca improvvisamente. E poi un dipinto che con la sua storia sovverte il destino di chi lo possiede. Le cose non sono mai semplici come appaiono, non lo sono per niente, ci sono mille insidie, emozioni contrastanti da assorbire, voleri che non possono essere appagati, ma è proprio per la difficoltà di affrontare le insidie che la vita assume quel valore inestimabile che dà un tocco magico alla storia.
La fantasia è un’arma potente, arriva dove la realtà non riesce.
Buongiorno fantasmini, ho avuto l’onore di leggere per voi questo nuovo romanzo dal titolo “Il soldato divenne quello per cui era nato” di Olivia Ross e sono qui per parlarvene. Mettetevi comode e iniziamo.
Mitchell Grant, era un ragazzo come tanti. Aveva una passione: suonare il violino ed era anche molto bravo. A pochi giorni dall’esame finale, un tragico evento sconvolse tutti i suoi piani costringendolo ad arruolarsi per una guerra vendicativa. Dopo aver servito per tanti anni il suo paese, ed essere stato congedato, il nostro protagonista si presenta ad un colloquio di lavoro come factotum di una certa Mrs Morel.
Si sa che una volta tornato da quei luoghi, non è facile riadattarsi alla vita di tutti i giorni, ma Mitchell ha bisogno di un posto in cui rimanere, di tenersi impegnato ogni giorno e sperando di pensare il meno possibile a tutto il resto.
Mrs Morel, è una donna fredda all’apparenza, molto severa e sempre sulle sue. È inavvicinabile, non sorride mai e odia ogni contatto fisico. Una donna che mette distanza tra lei e il resto del mondo, che pone barriere invalicabili e un peso nel cuore. Il problema è che Mitchell non si lascia abbattere da tutto ciò e l’attrazione che sente per lei diventa ogni giorno più profonda anche se i due non fanno altro che punzecchiarsi, avvicinarsi per poi allontanarsi subito dopo.
Il libro, per come è strutturato, è semplice e veloce da leggere. La Ross ha scritto un piccolo capolavoro dove ha trattato temi abbastanza pesanti, ma è riuscita a farlo con estrema maestria. Questo descritto, non è un amore di cui siamo abituati a leggere. È un amore sofferto, non convenzionale, che ti travolge come un treno in corsa e non hai la possibilità di spostarti. È un sentimento che non devi vedere come un qualcosa di negativo, ma come un qualcosa che ti spinga a dare il meglio di se stessi, non accontentandoti mai.
Mitchell è stato costretto a prendere determinate decisioni durante la sua vita e, alcune di esse, sono difficili da dimenticare o passarci su. Bisogna fare i conti con tutto quello che è successo, tutte le conseguenze che quelle scelte hanno portato. Nulla è mai semplice, ogni piccola cosa ha in sé mille sfaccettature da osservare nei minimi particolari. Sta a noi, riuscire a far venir fuori il meglio da tutto questo.
La storia è un susseguirsi di scene divertenti, alcune un po’ più pesanti, ma il tutto poggia su un elemento cardine: l’amore. L’amore in ogni sua forma, in ogni piccolo gesto. Anche una semplice stretta di mano, a volte, può essere considerato un ostacolo insormontabile per alcuni, ma tutto questo non ci deve fermare. No, l’amore e, badate bene, quello “vero” non sarà mai un ostacolo. Un amore dove si farebbe di tutto, anche solo per strappare un semplice sorriso. Un amore in cui dai tutto te stesso anche se, a volte, non ricevi nulla in cambio.
I nostri protagonisti sono così: hanno tanto amore da dare, tanti piccoli scheletri nell’armadio e, soprattutto, ci danno molti insegnamenti.
Grazie Olivia Ross. Grazie per avermi dato l’opportunità di leggere questo delizioso romanzo. Non vedrò mai più il mondo con gli stessi occhi.
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